VIAREGGIO. “Sono stati due mesi faticosi, è fuori di dubbio, ma anche entusiasmanti, vissuti con quell’adrenalina che mi piace respirare. Mi sono messo alla prova come persona, prima che come politico. Ho parlato ai cittadini di Viareggio e Torre del Lago Puccini, la città dove nel ’96 ho iniziato, giovanissimo, il mio percorso di amministratore nella circoscrizione Darsena-Ex Campo d’Aviazione. Ho attaccato, parato e risposto. Perché questo sono io: genuino, a volte un po’ irruento, con una voglia di fare spesso irrefrenabile. Ma sono uno che ci mette sempre e solo il cuore, non l’interesse, in tutto quello che fa e che ha fatto finora.

Ce l’ho messo a Camaiore, quando sono stato vicesindaco, dal 2003 al 2008. Ce l’ho messo alla Fondazione Carnevale di Viareggio, i tre anni più belli della mia vita. E ce l’ho messo in questa campagna elettorale, dove in gioco, per me, non c’è la vanità di esibire un titolo o la necessità di occupare poltrone ma il futuro di una comunità che vivo, da anni, con un sincero spirito di appartenenza.

Per questo non ho fatto promesse che, forse, mi avrebbero pure facilitato il compito: non potevo prendere in giro la mia città, già piegata da chi, in passato, gliene ha fatte troppe. E per lo stesso motivo non ho potuto esimermi dallo smascherare chi ha usato questa campagna elettorale per fargliene altre, di nuovo. Per questo io non ho detto niente che non sarò assolutamente sicuro di poter fare. Per questo io posso dire, con serenità, trasparenza e coscienza, che sarò in grado di fare tutto quello che ho detto. Con il cuore, non con l’interesse: Viareggio, Torre del Lago Puccini, rialziamoci”.

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